Fregellae (Ceprano), FR |
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Santuario e tempio di Esculapio | ||||||||
LOCALITA' | PROV. |
Contrada | data |
T.U. |
satelliti |
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Fregellae (Ceprano) | FR |
Arce | 10-lug-05 |
10.02 |
6 |
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Oggetto: |
Santuario di Esculapio, su precedente struttura osca sacra a Salus | Acqua: |
FiumeLiri | |||||
Latitudine N |
Longitudine E |
EPE |
datazione |
almm |
h.z |
azimut |
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41° 32,212 |
13° 32,000 |
7 |
II sec. a.C. |
135 |
n.r. |
* 125° |
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41° 32' 13" |
13° 32' 00" |
* dati
parzialmente ricavati dal web |
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Cultura/e : |
Volsci | |||||||
Rilievi effettuati da : | Franco Ruggieri | UAN-FISA-SIA | Massimo Caroelli | FISA | ||||
Rita Napolitano | UAN | Maria Figini | UAN | |||||
Ugo La Tessa | FISA | Andrea La Tessa | ||||||
Annalisa Virgili | FISA | Teresa La Tessa | ||||||
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La zona archeologica di Fregellae (disegno
in basso) non è visitabile se non, forse, contattando direttamente
il personale del Museo, a Ceprano. Il luogo, invece,
ove si trovava il tempio di Esculapio è situato all'interno di una proprietà
privata e giace parzialmente al di sotto di una struttura dell'ENEL. |
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Dei diversi santuari
individuati nell’area sia urbana che extraurbana, il più studiato è quello
dedicato al dio della medicina, Esculapio. Situato appena
fuori città, fu costruito su un sito precedentemente utilizzato per il
culto della dea Salus,
di tradizione locale e risalente agli anni di fondazione della colonia.
Il santuario di Esculapio, realizzato
probabilmente subito dopo il 189 a.C., era formato da un complesso a terrazze
di singolare effetto scenografico.
La zona più importante del santuario era formata da un porticato a tre
bracci di stile dorico, al centro del quale si ergeva il tempio su di
un podio in opera cementizia. La centralità del tempio, la sua elevazione
e la visione frontale che in questo modo veniva enfatizzata, denotano
la persistenza di modelli architettonici
di tradizione locale, mentre la presenza dei terrazzamenti e del porticato
è indice dell’importazione e dell’assimilazione
di concetti architettonici ellenistici, i cui modelli sono da ricercare
nei complessi cultuali di Cos, Rodi
e Delos. Davanti al santuario era forse stata ricavata una cavea teatrale,
sull’esempio dei coevi santuari
laziali di Giunone a Gabii e di Ercole Vincitore a Tivoli. |
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Dalla ricostruzione grafica del complesso cultuale proposta, si evidenzia l’esistenza di un corpo centrale al cui lato lungo si addossava un pronao con relativa scalinata. Tale pianta, “a cella trasversale”, trova riscontro in pochi templi di area laziale e romana ed è da considerarsi come un retaggio di antichi culti italici dei quali la pianta a cella trasversale costituiva un elemento simbolico fondamentale. | ||||||||
[Vedi santuario di Mefite a Rossano di Vaglio, ndr] | fonte:
menteantica.it |
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Probabilmente fu fondata dagli Osci su un pianoro sito nell'odierna Isoletta di Arce a confine con Ceprano, poi occupata e popolata dai Volsci, prima della distruzione ad opera dei Sanniti nel 330 a.C.; la vicina Fabrateria Vetus (oggi Ceccano, fondata anch'essa dai Volsci) chiamò in aiuto Roma contro le minacce dell'espansione sannitica finché nel 328 a.C. i romani vi stanziarono una colonia di diritto latino nei pressi del Liri, violando un accordo con i sanniti per cui il territorio ad est del fiume sarebbe rimasto libero dalla colonizzazione romana. I Sanniti di conseguenza occuparono la città | ||||||||
nel 320 a.C., fino al 313 a.C. quando la colonia latina fu ricostituita. | ||||||||
Annalisa, Ugo, Franco,
Massimo e, nell'auto, Rita. |
Il territorio ove sorgeva Fregellae. La freccia rossa indica la posizione del santuario. |
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[foto
UAN] |
fonte: Comune
Arce
(ingrandisci) |
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La
colonia latina di Fregellae venne fondata dai Romani nel 328 a.C.
sul pianoro alla sinistra del Liri oggi detto Opri. Il nome di Arx Fregellana
già identificava un insediamento dei Volsci situato nell'attuale
Roccadarce. I Sanniti conquistarono la Fregellae volsca intorno al 350
a.C. e, in seguito, affrontarono i Romani e distrussero Fregellae nella
II guerra sannitica (328-304 a.C.), provocata proprio dalla fondazione
della colonia nel loro territorio. Alla vittoria romana seguì,
nel 312 a.C., una nuova deduzione coloniale. La posizione strategica della
città nei pressi della confluenza del Liri con il Sacco, oggi definitivamente
confermata dagli scavi archeologici, ne spiega la grande importanza. |
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fonte:
laciociaria.it |
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Ricostruzione del complesso
santuario/teatro |
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Contatti |