Archeoastronomia in Italia - Tempio di Marìca a Minturnae

Il tempio più antico, secondo Trotta (1), fu fatto costruire dagli Aurunci tramite maestranze etrusche. Originariamente era orientato ad ovest (dove all'epoca doveva scorrere il Garigliano) ed il primo gradino della scala d'accesso doveva trovarsi a livello dell'acqua, tal che l'accesso al pronao doveva avvenire esclusivamente a mezzo di imbarcazioni.

Più tardi, ad opera dei Romani, "...allo scadere del I secolo d.C., sarebbe sorto un nuovo edificio su podio in opera cementizia eretto sull'antica platea del VI secolo ma con orientamento opposto, cioè in direzione del fiume" il cui corso, in vicinanza della foce, era evidentemente mutato.

E' documentata una fase precedente, priva di edificio templare, forse caratterizzata da un altare graminaceo. Circa inizi VII sec.a.C..

Alzato probabile: in antis, con due colonne sul fronte, cella quadrata ed opistòdomo.

La finalità del tempio, collegata alla navigabilità del suo corso, ha condizionato tanto il suo orientamento originale quanto quello di epoca romana e, da questo punto di vista, definisce il tempio di Marìca come anomalo rispetto agli altri edifici templari italici.

Foto del 24 luglio 2005

I ruderi del tempio da est [foto UAN]

I ruderi del tempio da nord [foto UAN]

I ruderi del tempio da ovest [foto UAN]

Foto del 10 agosto 2014

Panoramica della zona, da occidente a oriente. A ovest il tempietto, a sud la strada di accesso, a est il fiume Garigliano.

Il lato del tempio che guarda ad est e il cartello esplicativo della Soprintendenza.

L'angolo nord-est.

L'angolo sud-est.

Dal punto di vista antropologico è interessante notare come ancora oggi, a oltre ventisei secoli di distanza, la pietas popolare abbia approfittato dell'esistenza di un piccolo vano formatosi sul lato orientale della struttura per perpetuare, con l'offerta di cinque ceri votivi, il culto della Dea Marìca.

Immagine della dea Marìca (AP, tav XXIVa)

Immagine della dea Marìca, retro (AP, tav XXIVa)

Afrodite pontia e Artemide, età imperiale dal santuario emporico della dea Marìca. Antiquarium di Fragellae

Minturnae (Minturno, LT)
Tempio di Marìca


LOCALITA'		PROV.	Contrada		data	T.U.	satelliti
Minturnae		LT	Foce del Garigliano		24-lug-05	14.22	4
___________	_____________	______	________	____________	__________	___________	____
Oggetto:	Tempio di Marìca				Acqua:	fiume Garigliano

Latitudine.N	Longitudine E	EPE		datazione	almm	h.z	azimut, da piantina
41° 13.699	13° 45.908	6m		VI sec.a.C.	1	1°	90°
41° 13' 42"	13° 45' 54"

Cultura/e	Aurunci, poi Romani dal 296 a.C.
Tipologia	tempio aurunco

Rilievi di :	Franco Ruggieri		UAN-FISA-SIA
*al 24/07/2005*	Rita Napolitano		UAN
	Massimo Caroelli		FISA
	Maria Figini		UAN

Note storiche:
Il tempio più antico, secondo Trotta (1), fu fatto costruire dagli Aurunci tramite maestranze etrusche. Originariamente era orientato ad ovest (dove all'epoca doveva scorrere il Garigliano) ed il primo gradino della scala d'accesso doveva trovarsi a livello dell'acqua, tal che l'accesso al pronao doveva avvenire esclusivamente a mezzo di imbarcazioni.
Più tardi, ad opera dei Romani, "...allo scadere del I secolo d.C., sarebbe sorto un nuovo edificio su podio in opera cementizia eretto sull'antica platea del VI secolo ma con orientamento opposto, cioè in direzione del fiume" il cui corso, in vicinanza della foce, era evidentemente mutato.
E' documentata una fase precedente, priva di edificio templare, forse caratterizzata da un altare graminaceo. Circa inizi VII sec.a.C..
Alzato probabile: in antis, con due colonne sul fronte, cella quadrata ed opistòdomo.
La finalità del tempio, collegata alla navigabilità del suo corso, ha condizionato tanto il suo orientamento originale quanto quello di epoca romana e, da questo punto di vista, definisce il tempio di Marìca come anomalo rispetto agli altri edifici templari italici.
*(1) Francesco Trotta, Minturnae preromana e il culto di Marìca, in "Minturnae" di F.Coarelli e P. Arthur, Roma 1989, pag. 11-25.*