Vastogirardi (IS)
Tempio di Mefite          
           

LOCALITA'
PROV.
Contrada
data
T.U.
satelliti
Vastogirardi
IS
Piano Sant'Angelo
11-apr-04
n.r.

      8

         

07-lug-04

 12:30
 
         
03-ott-04
10:30
 
               
Oggetto:
Tempio Sannita di Mefite, presso la sorgente del fiume Trigno  
Acqua:
 Sorgente del Trigno
           
Latitudine N Longitudine E
EPE
datazione 
 
almm
h.z

azimut

41° 47,133 14° 15,726
5 m

II sec. a.C

1.166

~ 3°

158°
41° 47' 08" 14° 15' 44"            
41.785486° 14.262038°
 GE
     
2° (GE)
156° (GE)
Cultura:
Sanniti Pentri        
           
Rilievi effettuati da: (11-apr-04)  
(07-lug.04)
   
(03-ott-04)
  Franco Ruggieri UAN-FISA Franco Ruggieri UAN-FISA Franco Ruggieri UAN-FISA  
  Maria Figini  UAN Stefania Iacobini UAN Maria Figini  UAN  
  Ugo Ruggieri Pasquale Rotondi UAN      
      Rosa Barbato UAN
      Rita Napolitano UAN
      Dario Castellano UAN
      Ester Romito UAN
      Ivano Barbato UAN
      Carmen Perrella UAN
      Rita Napolitano UAN
      Davide Monaco, Arch *
      Federica (stud.BBCC) *
      Madre di Federica *
Ricostruzione ipotetica del Tempio, effettuata
         
dall'Arch. Davide Monaco (ingrandibile)
Note geologiche: da "Vulnerabilità all'inquinamento dell'acquifero carbonatico del M. Capraro (Molise)"
di M. Casale, F. Celico; 3.251         (da Rita Napolitano, 03/08/04)
Di enorme importanza, ai fini della valutazione della vulnerabilità all'inquinamento dell'acquifero carbonatico, è il fenomeno di «scomparsa» del fiume Trigno (CELICO et al., 1994), evidenziato, in periodo di magra, a nord-ovest di località Casarinello (...), dove si ha l'assorbimento di tutta la portata del corso d'acqua, ad opera dei carbonati sottostanti alla coltre di copertura; la «riemergenza», che avviene in località Patete (...), ad una quota pressoché identica a quella della sorgente S. Mauro, è indubbiamente legata, come quest'ultima, all'affioramento della falda di base del massiccio carbonatico; affioramento di entità modesta (qualche litro al secondo); a causa del parziale tamponamento che la copertura lacustre esercita lungo tutto l'alveo. Tale fenomeno rende il comportamento del bacino imbrifero sotteso da questo tratto del Trigno pari a quello di una vera e propria conca endoreica; infatti, le acque di ruscellamento si infiltrano, in toto (nei periodi di magra) o in parte (dei periodi di piena), nell'acquifero carbonatico che alimenta la sorgente S. Mauro.
 
Il tempio è stato attribuito a Mefite su nostro suggerimento, confortato anche dall'opinione favorevole dell'Arch. Davide Monaco.      In seguito alcuni reperti rinvenuti in loco hanno confermato tale attribuzione. (F. Ruggieri)
     
Vista frontale [foto UAN]
Vista posteriore [foto UAN] (ingrandibile)
L'orizzonte del tempio [foto UAN]
     
Resti di un edificio di fronte al tempio      [foto UAN]
La Sezione di archeoastronomia dell'UAN al lavoro.[foto UAN]
La sorgente del Trigno, a sinistra, accanto al tempio [foto UAN]]
Davide Monaco, Federica e sua madre       [foto UAN]
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